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Realizzazione impianto presso il Politecnico di Milano

Politecnico di Milano: un teatro a cilindro per una proiezione immersiva a 360°

Siamo lieti di presentarvi un'importante progetto nato nel 2020, in piena pandemia, e concluso nei primi mesi del 2021. Di seguito trovate un estratto dell'articolo realizzato da Amedeo Bozzoni della rivista Sistemi integrati

Uno schermo round Adeo Screen di sette metri di diametro e oltre tre di altezza, dentro il quale si è completamente avvolti dalle immagini. Videoproiettori Canon e Panasonic, gestiti da mediaprocessor m-frame, consentono di immergersi a 360° in un ambiente virtuale. Una sfida ambiziosa, affidata a Signorelli Cesare SAS e superata grazie al determinante contributo di Adeo Group.
 

Loghi Adeo-Panasonic-Canon-Signorelli-MediaTech

Nel cuore di Città Studi, il Politecnico di Milano sta per portare a compimento la riqualificazione del Campus di via Bonardi. Il progetto, ideato e donato all’ateneo da Renzo Piano e reso possibile da una lunga e fortunata campagna di crowdfunding, presenta diversi aspetti innovativi: molto spazio al verde, altezze minime degli edifici, piazze per la socialità e pareti vetrate per un luogo che si presenti fin da subito come un regalo alla Città. Tra i fiori all’occhiello del nuovo campus c’è Labora, un futuristico laboratorio di modellistica architettonica e tecnologie digitali che contiene l’installazione di cui parliamo oggi: un teatro immersivo costituito da un cilindro di sette metri di diametro per circa tre di altezza, all’interno del quale è possibile assistere a una proiezione che avvolge lo spettatore a 360°, proseguendo sul pavimento sotto i suoi piedi: vedremo come la realizzazione di una struttura così complessa sia stata possibile grazie alla progettazione di Signorelli Cesare Sas in collaborazione con Adeo Group, distributore di prodotti a valore aggiunto e autentico partner del system integrator in tutte le fasi del progetto.
Uno degli obiettivi del nuovo teatro, come riferisce, il dott. Eugenio Morello, Associate Professor in Urban Planning del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano- è di aiutare a vedere, vivere, valutare e progettare spazi urbani che ancora non esistono. Il professor Morello ha chiesto al system integrator che la struttura si potesse aprire, in modo da poterla utilizzare anche come schermo per un pubblico che si trovi al di fuori del cilindro.
Ma l’aspetto che maggiormente ci interessa è la capacità del round di trasportare chi si trovi al suo interno in un ambiente virtuale, permettendogli di interagire con esso.
L'idea di Morello è quella di posizionare all’interno del cilindro tapis roulant e una cyclette interattivi per simulare il movimento nello spazio virtuale.

 

Schermo Round
La soluzione: schermo round, qualità colorimetrica eccellente, ottiche speciali, tecnologia m-frame
«Dal punto di vista strutturale – spiega Antonio Gianazza, System Integrator & Technical Manager di Signorelli Cesare Sas – ci è stato chiesto di realizzare un cilindro che si adattasse agli impianti preesistenti dell’edificio (tubi per il condizionamento, per l’elettricità eccetera), che garantisse un’apertura di almeno 80° e che fosse gradevole alla vista non solo nella parte interna, ma anche all’esterno, dovendosi collocare in uno spazio circondato per tre lati da pareti vetrate».
 

 

Lo schermo nel dettaglio
Mirko Casatta, responsabile R&D di Adeo Group ci illustra come è nato questo round customizzato. «Sette metri di diametro per oltre tre di altezza sono misure non semplici da gestire dal punto di vista strutturale. Dico ‘oltre tre metri’ perché, anche se la proiezione vera e propria non supera i due metri e mezzo, c’era la necessità che il nostro cilindro inglobasse l’elettronica e gli impianti posti nella parte alta. Inoltre, dovevamo rendere la struttura nel suo complesso visivamente gradevole, nascondendo gli elementi costruttivi del telaio e trovando una soluzione per chiudere completamente la geometria cilindrica dello schermo durante le fasi di proiezione. Grazie all’esperienza che Adeo Group ha acquisito negli anni nella gestione di integrazioni e realizzazione di sale cinema, siamo riusciti a trovare le soluzioni adeguate, utilizzando tendaggi elettrificati e coperture in tessuto per grandi dimensioni che ci ha permesso di ottimizzare ed aumentare il contrasto delle immagini migliorando, allo stesso tempo, la loro qualità finale». Il tendaggio a movimento elettrico, spiega Mirko Casatta, è stato realizzato con il tessuto per videoproiezione, emulando la geometria originale sviluppata dal fornitore stesso; anche il pavimento è stato rivestito con un materiale adeguato per assicurare una proiezione dinamica (anche questa un’idea viene dalla lunga esperienza di Adeo nell’ambito di eventi e sale cinematografiche); infine, ci siamo preoccupati anche di fornire la meccanica per la motorizzazione.

 

Immagine installazione proiettori Canon e Panasonic
Proiettare su un cilindro e sul relativo pavimento senza creare ombre, sovrapposizioni, punti morti o perdite di fuoco: come si fa?
L'installazione è stata seguita, anche da Ciro Fumarola, account manager di Adeo Group, che ci dice: «L’unica possibilità che avevamo per coprire tutta la superficie richiesta era utilizzare quattro videoproiettori messi a croce per la proiezione orizzontale e altri due, posti in mezzo ai precedenti, per il pavimento. Il rischio era però che i fasci di proiezione si disturbassero l’uno con l’altro. Si doveva quindi procedere al posizionamento dei videoproiettori e alla taratura delle ottiche con grande precisione». I prodotti per la proiezione orizzontale dovevano possedere fedeltà determinate caratteristiche: colorimetrica con elevato rapporto di contrasto, ottica ad alta precisione per ottenere immagini prive di distorsione sull’intera area di proiezione (aspetto determinante soprattutto in proiezioni immersive), ottica corta per un idoneo rapporto focale, shift meccanico verticale esteso, per evitare che due proiettori posti l’uno di fronte all’altro si impallassero a vicenda, e una omogeneità di messa a fuoco straordinaria e dimensioni ultra-compatte. Ecco quindi il motivo per cui è stato scelto il videoproiettore Canon XEED WUX6600Z, laser da 6.600 lumen, con ottica RS-SL06UW che ha un rapporto di proiezione di 0,54:1.
Le ottiche Canon infatti, ci spiega Ciro Fumarola, si avvantaggiano dell’esperienza acquisita in anni di leadership nel campo delle macchine fotografiche e delle camere cinematografiche, sono luminose e molto precise. Infine, la gamma XEED è compatta perché integra il percorso ottico AISYS (Aspectual Illumination System), proprietario di Canon, che contribuisce a mantenere elevato il rapporto di contrasto nativo del pannello LCOS.
Per la proiezione a pavimento, spiega Ciro Fumarola - a scelta del brand è stata determinata da esigenze di proiezione molto specifiche: servivano infatti videoproiettori DLP, con un’ottica ultra-short (rapporto attorno allo 0,20:1) a proiezione frontale (una scelta obbligata, dettata dalla posizione occupata dai proiettori). Era inoltre necessario, anche in questo caso, poter gestire lo shift dell’ottica, per aiutarci a far fronte, con piccole correzioni meccaniche, a eventuali difficoltà di posizionamento che di solito si scoprono solo in fase di montaggio. Abbiamo trovato tutte queste caratteristiche nell’ottica ET-DLE020 del proiettore Panasonic PT-RZ790, laser DLP single chip da 7mila Ansi Lumen. Anche questo modello di Panasonic ha un ingombro molto contenuto e, come il modello di Canon ha una porta HDBaseT, elemento indispensabile visto che la distribuzione dei segnali dal media server ai proiettori avviene con cavi Cat-6A. Altri due vantaggi nello scegliere la tecnologia laser sono: la manutenzione, la macchina garantisce 20mila ore di vita operativa e la silenziosità contenuta in 36dB.

 

immagini Media&Tech
I mediaprocessor m-frame per far ‘scomparire’ le pareti della struttura
Per gestire al meglio la qualità della proiezione e la sua versatilità (presentazioni, simulazioni statiche, simulazioni dinamiche ecc), Adeo Group si è affidata alla partnership consolidata con Media&tech Srl. Ascoltiamo il CEO, Moreno Stornelli: «Per gestire la complessità del teatro virtuale, abbiamo scelto di utilizzare 2 mediaprocessor m-frame pro per la parete cilindrica e il pavimento. I due mediaprocessor lavorano in sincrono, realizzando un unico sistema in grado di gestire 9500×1080 pixel di parete e 1800×1800 pixel di diametro del pavimento, gestendo blending, warping e mascheratura dell’immagine, così da ottenere una proiezione uniforme su tutte le superfici».
I mediaprocessor m-frame pro possono visualizzare non solo i contenuti precaricati, ma anche quelli provenienti da fonti esterne come laptop, smartdevice, presenter, decoder e, in prospettiva, il tapis roulant e la cyclette di cui il Politecnico ha intenzione di dotarsi: nel dettaglio, in questo caso sono presenti due segnali esterni (4K e FHD) per la parete e un segnale esterno (4K) per il pavimento.

 

Immagini test media&tech
Nella modalità di presentazione – prosegue Moreno Stornelli – attraverso una serie di preset molto semplici da configurare, si otterranno immagini, video e testi incollati alla parete e al pavimento, come fossero dei rivestimenti. Nella modalità di simulazione, invece, lo spettatore si troverà completamente immerso in un ambiente virtuale: è come se le pareti e il pavimento della struttura scomparissero. Tutto questo è possibile grazie al nostro nuovo motore di rendering m-360 per gestire le prospettive: un’incredibile nuovo plug-in di m-frame che consente la visualizzazione a 360° su tutti e 3 gli assi (X, Y e Z) di testi, immagini e video, adattandoli alla forma della stanza».

 

Prodotti audio Yamaha
Il tocco finale per rendere perfetta l’immersione nell’ambiente virtuale è dato dall’audio e da questo punto di vista Adeo Group sa di poter fare sicuro affidamento sul brand Yamaha, di cui in questo caso sono stati scelti quattro diffusori VXC-6 full range, posizionati sul controsoffitto del teatro, gestiti da un mixer amplificatore MA-2020 e in grado di far percepire la rotondità del suono, fondamentale per completare l’esperienza immersiva.

 


Una sfida complessa, posta da un cliente di altissimo profilo. Una sfida che Signorelli Cesare Sas ha vinto affidandosi alla partnership con Adeo Group e individuando i prodotti e i brand più adatti per risolvere ciascuna esigenza.
Sistemi Integrati tornerà a occuparsi del teatro immersivo del Politecnico per capire, insieme al Professor Morello, in che modo esso è stato utilizzato nei primi mesi di funzionamento e per curiosare dentro le pareti di vetro di Labora e per mostrare da vicino uno dei laboratori di modellistica più avanzati d’Italia.  

 

 
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Adeo Group ringrazia tutte persone che hanno reso possibile questo progetto, che vogliamo ricordare si è sviluppato in un periodo davvero complicato. Grazie al system integrator Signorelli, al professore Eugenio Morello per la sua disponibilità e a Moreno Stornelli - CEO Media&Tech Srl. Ultimi, ma non meno importanti, i ringraziamenti anche allo staff di Adeo Group, in particolare Mirko Casatta - Responsabile R&D - e Ciro Fumarola- Account Manager di Adeo e Amedeo Bozzoni, per questo completo e accurato reportage.

Per ulteriori domande o informazioni sul prodotto Round, su tutta la gamma degli schermi a marchio Adeo Screen o sul catalogo dei prodotti professionali/Home di Adeo Group vi invitiamo a contattare il centralino al numero 0461.248211 oppure inviare una email a info@adeogroup.it